Come pescare il blackbass in estate – Pesca Fishing Shop

Pescare il blackbass in estate: consigli tecnica spinning. Come e dove fare pesca al bass. Canne, periodi, esche, consigli e trucchi per boccaloni – PescaFishingShop.com

Pantaloni corti, magliette leggere che dopo le prime ore del mattino iniziano ad essere bagnate di sudore… ci siamo, l’estate c’è.

Il sole sorge presto e le giornate sono lunghissime: tutte ore di luce che potremo sfruttare appieno per pescare e dedicarci al blackbass.

Momenti da big blackbass

Se l’inverno è considerato, e a ragione, una “stagione limite” per via delle temperature dell’acqua ed esterne, anche l’estate, seppure in modo diverso è una stagione limite.

Le elevate temperature che possono raggiungere le acque degli spot meno profondi possono rendere meno attivi i bass, o boccaloni, rendendoli a volte proprio apatici.

Questo succede in modo particolare con i grossi esemplari, che sono “affaticati” nel vero senso della parola, e non molto propensi agli sprechi d’energia che gli scatti per l’attacco inevitabilmente comportano.

Noi di PescaFishingShop.com vogliamo che tu possa divertisti al massimo con la canna e il mulinello che spediremo a casa tua. Per questo abbiamo pensato di mettere sul nostro shop articoli tecnici come questo. Buona lettura!

Come pescare il bass? Abbiamo scritto tanti consigli qui sotto per l'estate!

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Approfittiamo del fresco la mattina presto

Andando incontro a lunghe giornate di caldo intenso, se abbiamo la possibilità di scegliere i momenti in cui pescare, sicuramente le ore dove concentreremo la nostra attività dovranno essere alba e tramonto.

Diciamo questo in “ottica pesca” ma ovviamente un minimo di frescura farà piacere anche a chi deve spostarsi lungo sponda o in barca in cerca del blackbass.

Al mattino molto presto, alle prime luci dell’alba, è meglio essere già in pesca; e lo stesso vale per il tramonto, continuando ad insistere fino a tarda sera.

Spesso infatti il buio è un nostro alleato, proprio per riuscire a pescare bene quando le temperature degli spot raggiungono i loro massimi stagionali.

Pescare il bass quando piove

Un altro momento molto propizio, nel quale il centrarchide ha una maggiore attività predatoria, è in presenza di perturbazioni.

Le giornate di pioggia in estate possono davvero regalare belle sorprese, trasformando un periodo torrido di apatia in una finestra temporale, quasi autunnale, di attività.

In questi momenti il pesce, non essendo fortemente influenzato dal calore del sole, è senza dubbio più attivo, e sono momenti che chi pesca abitualmente i blackbass in estate sa sfruttare a suo vantaggio.

Le vibrazioni emesse dalle nostre esche faranno uscire qualche bel blackbass dalle cover per sferrare il suo attacco.

Il bass, come ogni buon pesce predatore, sarà convinto di mettere qualcosa di commestibile nello stomaco in maniera facile.

Chi non ha la possibilità di poter sfruttare alba, tramonto, sera o acquazzoni estivi si troverà sicuramente alle prese con i blackbass di taglia inferiore che comunque, in ogni ora del giorno sono attivi, in cerca di cibo.

Hai come pallino... il pesce grosso! Leggi qui!

Il estate, il divertimento, come le catture, non mancano quasi mai, a patto a volte di accontentarsi di esemplari di pochi etti.

Per togliersi lo sfizio del pesce di taglia, magari della “big mama” da fotografare e liberare con cura, i nostri consigli riguardo ai momenti di pesca sono chiari.

Pensa a noi dello Shop PFS quando ti trovi a pescare lungo le sponde. Scatta quanche foto e mandacela: la pubblicheremo sulle nostre pagine social!

Sfruttare le zone d’ombra: una bass strategy decisamente estiva!

Nei mesi di agosto e settembre, ma anche in luglio, consigliamo di pescare con convinzione in tutti gli spot d’ombra: pontili galleggianti, grossi alberi abbattuti e semi sommersi, erbai, ninfeti, porzioni di canneto riparate. Se in zona ci sono delle barche ancorate facciamoci qualche lancio sotto.

Il blackbass in questo periodo, infatti, cerca posti tranquilli dove la temperatura dell’acqua sia inferiore a dove batte il sole cocente. Un punto ideale, insomma, per i “branzi” dove poter stare a riposo, sempre pronti però a sferrare l’attacco.

Adesso, invece, entriamo in argomenti strettamente tecnici. Leggi il seguito sempre su Pesca Fishing Shop!

Hard bait: garanzie!

Per molti pescatori di black bass la parola “estate” si associa alla perfezione a “pesca in superficie” o, come si usa dire prendendo in prestito le descrizioni anglofone, in top water. Questa variante del bass fishing è senza dubbio la più “ad effetto”, per via degli inseguimenti e degli attacchi ai quali i nostri artificiali saranno vittine designate.

Blackbass in topwater: attacchi a vista da spettacolo puro!

Come bombe che esplodono in superficie, i predatori si getteranno sulle esche. Questo tipo di approccio, oltre ad essere davvero d’effetto, spesso è molto utile per fare selezione la taglia; infatti, pescando con imitazioni di rane, grossi walking the dog, propeller a doppia e singola elica, shad da 4 o 5 pollici recuperati a galla, difficilmente avremo attacchi di pesci piccoli.

Per questo il top water, soprattutto nelle ore di piena luce, può essere la variante tecnica giusta per segnare la svolta della giornata a pesca, non solo in estate ma anche in autunno.

Esche dure: non le userai per caso!

La pesca in superficie racchiude in sé davvero tanti approcci differenti, dettati in primis dalle esche adatte a questa pesca, che sono moltissime. Fra le lures bait che riescono a dare il meglio di loro in queste condizioni, se ne possono elencare diverse tipologie. Iniziamo parlando di esche dure (hard bait). Attenzione, quelle che vi descriviamo sono tipologie, non modelli: quelli sono centinaia, diversi a seconda di produttori e distributori.

► Il popper, che grazie al particolare design dal muso tagliato, permette di produrre un “pop” sonoro ogni volta che viene emesso un richiamo con il cimino della canna. Esche di questo tipo sono in grado di stimolare il bass all’abboccata e di richiamarlo anche da distante. Quest’esca è particolare perché può stazionare per molto tempo nella cosiddetta strike zone, cosa molto utile quando ci troviamo a pescare in postazioni vicine a cover: saremo in grado di farlo “poppare” e quindi renderlo attrattivo, ripetutamente, in pochissimo spazio.

► Il walking the dog, che tradotto letteralmente significa “portare a spasso il cane”, è un minnow senza paletta, privo di movimento proprio, che jerkato in superficie con richiami continui si produce in un nuoto “zig-zagante”. Hard bait di questa famiglia sono l’arma vincente in totale assenza di vento, con recuperi stop and go che gli permettono di imitare un pesce foraggio in difficoltà: ovviamente prede fin troppo facili e invitanti per il black bass che, come scritto a inizio articolo, in questo periodo dell’anno non è propenso allo spreco di energie.

► Infine va menzionato il propeller, un minnow privo di paletta, galleggiante, dotato di una o più eliche che, con il recupero o le jerkate, entrano in funzione. I propeller emettono forti vibrazioni richiamatorie. Come tanti altri appassionati di pesca al bass, utilizzo quest’esca per lo più quando non vedo nessun segno di attività su tutte le altre; mi affido quindi a una hard bait che possa far smuovere quei pesci che io sono convinto siano presenti in zona grazie alla grande quantità di vibrazioni che è in grado di emettere. Capita spesso che un pesce apatico venga effettivamente indotto all’attacco. I propeller poi possono davvero essere etichettati come “arma vincente” in presenza di vento, e durante le perturbazioni piovose più insistenti; mentre in altre condizioni sono relegate al posto di “ultima scelta”, in queste situazioni sono alla pari o superiori di tante altre hard bait; in condizioni di vento forte infatti altri hard top water non sono in grado di lavorare alla perfezione viste le increspature che si formano sulla superficie del lago.

Sai qual è il loro punto debole? Leggi qui sotto! 

Tutti questi artificiali sopra descritti, hanno un potere catturante davvero molto elevato ma, proprio per il loro design, non possono essere utilizzati dentro le cover. Qui andrebbero a impigliarsi.

Andremo dunque a farli lavorare nelle immediate vicinanze, a fianco di erbai, pontili, alberi sommersi, cercando, con le vibrazioni emesse dalle nostre esche, di far uscire fuori il blackbass a cacciare.

 

Le esche soft bait per i blackbass in estate

Un'altra  tipologia di esche che va presa in seria considerazione per la pesca in superficie è quella delle soft bait, senza dubbio molto più ampia rispetto a quella delle esche “ancorettate” che vi abbiamo descritto nelle due pagine precedenti.

Cercheremo di sintetizzare, andando a descrivere bene quelle che maggiormente hanno dato riscontri nelle uscite di pesca.

 

► Frog: le rane finte!

Le più utilizzate sono senza dubbio le frog, imitazioni più o meno veritiere di rane, con due zampe o con varie appendici vibranti.

Per quanto riguarda il materiale costruttivo, esistono modelli affondanti e galleggianti, realizzati con mescole più comuni o eventualmente con camere d’aria interne.

Tutte queste imitazioni, dette frog bait, vengono innescate con un classico amo off set, o ne sono già provviste per costituzione.

Il complesso esca più amo rende il tutto a prova di incaglio; ciò permette di pescare in qualsiasi posto riusciamo a lanciare, dalle ramaglie semi sommerse, al fitto erbaio. In particolare se ci troveremo a pescare su erbai o su ninfeti, con rane dotate di affondamento, spesso risulta ottimo lasciare cadere verso il fondo la nostra esca, nei buchi o negli spazi liberi all’interno della cover, per imitare alla perfezione un piccolo anfibio che cerca riparo.

 

► Shad imitativi

Un’altra esca che amo utilizzare è lo shad, un’imitazione di pesce foraggio. Quest’esca va recuperata in modo lineare a velocità sostenuta. Nuoterà in superficie scodinzolando vistosamente.

 

► Grub sì, ma tozzi!

Sempre per la pesca in velocità può essere molto catturante utilizzare grossi grub, con code molto pronunciate. Queste esche sono in grado di emettere vibrazioni consistenti. Questo tipo di artificiali fa molto rumore in superficie e, come avevamo detto parlando dei propeller dotati di ancorette, riescono a lavorare molto bene anche in presenza di vento che forma piccole onde.

 

canne-mulinelli-esche-pesca-bassCanna, mulinello, trecciato per il blackbass in estate

Se per quanto riguarda la pesca con le hard bait la scelta dell’attrezzatura dipende molto dalle necessità, dalle esche che andremo a lanciare, per quanto riguarda la pesca con le softbait in cover la scelta è abbastanza unanime.

Mentre la lunghezza è soggettiva e varia da pescatore a pescatore, il punto sul quale si converge è la potenza, solitamente superiore all’Oz (cioè all’oncia, che equivale a 28 grammi).

Consigliamo attrezzi con azioni piuttosto strong, che vanno dall’heavy fast all’extra heavy fast, proprio per permetterci maggiore hooking in ferrata, anche a distanza, ma soprattutto una potenza e azione tale da riuscire ad estirpare nel vero senso della parola, il pesce dalle cover e dagli erbai più fitti.

In erbaio capita per esempio che, dopo l’attacco, il pesce cerchi di intanarsi subito e il pescatore sia costretto a opporre una resistenza massima, cosa che si può fare solo con una canna di grande potenza.

Prendila senza aspettare!

Se non vuoi spendere molto per un attrezzo specifico ma vuoi una buona canna da spinning con cui prendere anche altri pesci ti consigliamo la canna Total Spinning di PescaFishingShop.com. Canna testata, affidabile e dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, monta anelli fuji e può essere usata col bobina fissa.

Se invece preferisci un mulinello rotante, ti consigliamo di usare un mulinello con rapporto di recupero alto, oltre i 7:1. La velocità di recupero infatti può essere di grande aiuto per evitare che il pesce si intani.

Un piccolo aiuto per quanto riguarda le ferrate a distanza ce lo può dare l’utilizzo di un trecciato diretto, solitamente di diametri che vanno dalle 40 fino alle 60 lb: grazie all’assenza di elasticità che è tipica di questo materiale le ferrate arriveranno secche e decise, anche se non si è in posizione ravvicinata.

Il trecciato inoltre ha due ulteriori vantaggi: quella di galleggiare, quindi di permette di avere sempre la lenza sopra alla cover (riducendo il rischio che si impigli); l’altro vantaggio è quello di funzionare come lama sulle cover, infatti pescando ad esempio in ninfeto, una volta ferrato il pesce, durante il combattimento, la treccia è in grado di tagliare steli di piante che potrebbero rischiare di farci perdere la preda. Questo con un nylon non avviene.

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