Crank bait: esche per pescare il blackbass – Pesca Fishing Shop
Tutto sulle esche artificiali crank bait per pescare il blackbass: palette, affondamento, tipi migliori, consigli e altre prede luccio e persico – PescaFishingShop.com
Modelli di artificiali a parte… sono sempre le nostre scelte a determinare il successo o meno delle nostre uscite di pesca.
Questo vale per lo spinning come per altre tecniche. Pescare infondo è un'arte che si assomiglia, di tecnica in tecnica.
In questo articolo parliamo di blackbass e crank bait
Spesso prendiamo decisioni giuste senza sapere di averlo fatto; altre volte invece ne prendiamo di errate e poi ci giustifichiamo dando la colpa a fattori esterni che a nostro giudizio non potevamo controllare: per esempio il meteo o l'apatia dei blackbass. Noi di Pesca Fishing Shop siamo pescatori e abbiamo questo in comune con te.
In realtà, più conoscenza abbiamo delle variabili che influiscono sul risultato da noi ambito, pescare un bel blackbass, e più sarà facile prendere le decisioni migliori.
Effettuare delle scelte, significa avere a disposizione diverse opzioni. Bene, sotto questo aspetto il mercato delle hard bait ci offre, come per ogni altra tipologia di artificiale, innumerevoli varianti di esche crank bait.
Ma non possiamo comprare tutte le crank bait del mondo!
Si rende quindi necessario partire col farsi delle domande: saranno le risposte a guidarci inevitabilmente verso la scelta dell’esca artificiale.
Partiremo con il chiederci dove, come, e quando utilizzare le esche artificiali. Così facendo diventerà più facile arrivare al "perché" delle nostre scelte, e… azzeccarle quasi sempre.
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Dove usare le esche Crank? Leggi tutto!
Che sia un fiume oppure un canale, che sia un grande lago oppure una piccola cava, il primo punto di partenza sarà quello di capire la profondità del nostro ambiente.
I più esperti avranno già delle idee su dove potrebbero stazionare i nostri amati blackbass, altri invece possono semplicemente sondare a più riprese lo spot in oggetto e capire dopo ripetuti passaggi la giusta profondità dove proseguire con la ricerca.
La pesca con le esche rigide consiste proprio nella ricerca, ecco perché sarà doveroso sostituire più volte il nostro artificiale cranck bait: mantenendo lo stesso modello sarà possibile trovare in commercio artificiali molto simili e, in alcuni casi, uguali nella forma e nel colore, con un unica differenza che consiste nella lunghezza del “lip”; il labbro in policarbonato infatti varia spesso in forma e lunghezza.
Questione di “lip” (paletta)
Prenderemo in oggetto questa seconda differenza, la paletta della stessa crank bait, per ragionare sul dove utilizzarlo.
Ogni piccola variante comporta differenze pratiche reali: l'unico modo per di capirle a fondo però è quello di scinderle una per una.
Un lip molto lungo farà naturalmente molta ostruzione durante il recupero in acqua dell'esca artificiale crank; di conseguenza spingerà l'artificiale in profondità, la nostra velocità di recupero dovrà essere messa in relazione al fondale e agli ostacoli presenti in esso.
Trucco di pesca a spinning: far battere il crank sul fondale
Una delle tecniche più efficaci consiste proprio nel far battere il lip dell'artificiale sul fondale e su tutti gli ostacoli che vi troviamo durante il recupero, non appena si sente l'ostacolo basta fermarsi e lasciare risalire lentamente l'artificiale, per poi riprendere a recuperare il nostro hard bait, con il fine ultimo di simulare un pesciolino che sta mangiando sul fondo.
Spesso è proprio durante la pausa di risalita che avviene l'attacco.
I vari "lip" si dividono solitamente in tre categorie "deep", "medium" e "shallow" con a fianco la scritta "water"
Un lip più corto ci permetterà di rimanere più alti e sondare le zone nella vicinanza della riva oppure sopra gli erbai nascosti sotto la superficie dell'acqua.
I vari lip si dividono solitamente in tre categorie deep, medium e shallow con a fianco la scritta water. Questa indicazione corrisponde alle zone d'acqua dove sono consigliati i rispettivi artificiali; una paletta troppo corta non ci permetterà di raggiungere tronchi oppure grosse pietre sommerse a profondità di 4/5 metri, di conseguenza passeremo sopra la strike zone (zona dove è più facile ottenere attacchi) senza sfruttare al massimo il nostro artificiale.
Viceversa, una paletta concepita per il deep water non ci permetterà di pescare agevolmente nel sottoriva senza continuare ad incagliarsi nel fango oppure in probabili ostacoli.
Sarà quindi la nostra zona di pesca a condizionare la lunghezza del lip che sceglieremo, per far lavorare al meglio il nostro artificiale.
Come usare le esche Crank?
Le esche artificiali rigide ci permettono di sondare molta acqua, in quanto i recuperi sono solitamente più veloci di quando utilizziamo le soft lure.
Per questo la pesca con le hard baits viene spesso collegata al cosiddetto “powerfishing”: questo particolare sistema di pesca corrisponde al sondare molta acqua molto velocemente, al fine di trovare i pesci attivi e pronti ad attaccare di reazione i nostri artificiali, ma l'utilizzo dei vari crank, minnow, jerk, lipless ecc... non è solo legata al powerfishing, anzi spesso e volentieri si sceglie di impiegare le hard bait proprio per stimolare i pesci meno attivi.
Per capire come le varie differenze dei nostri artificiali possano influenzare il nostro metodo di recupero e di conseguenza la velocità, bisogna tornare ad analizzare il lip, valutando forma ed inclinazione senza considerare la lunghezza del quale abbiamo già parlato sullo shop.
Attenzione, non fatevi distrarre dalle tante esche per pescare il blackbass; qui parliamo della forma della paletta!
Molte volte si compra un artificiale in base alla lunghezza della paletta, ma sono ancora in pochi a capire le fondamentali differenze dovute alla forma e al grado di inclinazione.
Spesso gli attacchi avvengono nelle pause e non durante il recupero lineare.
Fermare un artificiale e poi ripartire, aumentare o diminuire la sua velocità di recupero e applicare degli strappi con pause più o meno lunghe, determinano nella maggior parte dei casi, sia il successo dell'attacco sia il rifiuto da parte del predatore, ogni lip è studiato per ottenere determinate caratteristiche, scegliere quale utilizzare sarà una delle variabili importanti da tenere sempre in considerazione per stabilire come utilizzare al meglio il nostro artificiale.
Speriamo che queste prime indicazioni potranno esserti utili per ferrare qualche bel bass. Continua a leggere questo articolo sullo Shop!
Quando usare le esche Crank?
La risposta alla domanda che fa da titolo a questo paragrafo dipende da quanto bravi siete a gestire le risposte che vi siete dati alle due precedenti domande, perché il "quando" è sempre legato al "dove" e al "come" utilizzare un artificiale;
ogni momento è particolarmente buono per innescare un artificiale rigido e sondare qualche spot in pesca a spinning.
Avendo stabilito che una hard bait può essere manovrata sia in modo lento che veloce, sia in acqua bassa che in acqua profonda, abbiamo praticamente deciso che il loro impiego è sempre possibile. Con queste esche possiamo pescare sempre.
Ci sono situazioni che rendono difficile pescare con molti dei nostri artificiali a disposizione, per esempio in situazioni di forte vento, non è facile utilizzare artificiali leggeri, in più la paletta potrebbe aumentare la superficie che impatta con il vento, frenandonotevolmente il vostro lancio.
In questo caso l'utilizzo di un lipless (artificiale senza paletta) può rivelarsi essenziale, si possono trovare in commercio anche artificiali a bilanciamento variabile che sfruttando lo spostamento del peso interno aiutano a fendere il vento grazie anche alla particolare paletta leggermente staccata dal resto del corpo, inoltre ricordate sempre che la dimensione del filo è determinante sia per la distanza di lancio sia per la facilità di affondamento del vostro artificiale.
Un fluorocarbon affondante vi aiuterà a raggiungere più facilmente la zona di pesca desiderata.
Anche la canna dovrà essere adeguata ai vostri artificiali, e la scelta sul nostro shop è vasta.
Considera che una canna troppo rigida porterà facilmente il pesce a liberarsi durante i salti fuori dall'acqua, in quanto la sua azione deve sempre attutire gli strappi delle testate, al fine di mantenere il filo in tensione senza allargare il buco dove è puntata l'ancorina.
In bocca al lupo. Aspettiamo le tue foto delle catture che farai con i crank e le attrezzature che avrai acquistato su Pesca Fishing Shop.
Emozioni uniche con le crank bait
Pescare con le hard bait è particolarmente emozionante perché non avrete mai un avviso prima dello strike che può avvenire in ogni momento del recupero.
Sarà quindi necessario tarare bene la frizione del mulinello e rimanere sempre concentrati sia per evitare di agganciarsi agli ostacoli, sia per mantenere il contatto con l’esca; dovrete prestare molta attenzione per sentire che lavori nel modo corretto e che alghe e foglie non ne compromettano il movimento.
Provate sempre a cambiare la tipologia di recupero e cercate di crearvi una traccia dei vari successi ottenuti, collegando il tipo di artificiale al modo in cui lo avete manovrato. Pescate a spinning / bassfishing con costanza e "accumulate dati" (...per non dire "accumulate i rilasci di blackbass")!
Con il tempo vi renderete conto di quanto facile ed automatico diverrà fare le giuste scelte per ottenere delle catture da foto ricordo, magari con laggiunta gradita di qualche grosso persico reale e sicuramente di qualche luccio.
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