Canna da pesca a carpfishing: come sceglierla – Pesca Fishing Shop
Quando si deve scegliere una canna da carpfishing, specialmente se si sta approcciando a questa tecnica di pesca per la prima volta, è comprensibile che la confusione sia molta. In questo articolo consigli su lunghezza della canna, azione (potenza di lancio espressa in libbre), anellatura Fuji o di altre marche, portamulinello e altre cose che sarebbe sempre meglio sapere.
Parliamo di canne da pesca ed in particolare di come scegliere una canna da carpfishing. Il mercato italiano è certamente un mercato molto interessante per le maggiori aziende europee specializzate in carp rods, quindi, oltre ad alcuni ottimi prodotti proposti da aziende italiane, si ha veramente l’imbarazzo della scelta data la vasta gamma di canne che anche le più importanti aziende straniere vendono in Italia.
Cosa sapere una buona scelta tra le canne da carpa: caratteristiche, tipi, azione, lunghezza, anelli. Canna da pesca a carpfishing: come sceglierla – PescaFishingShop.com
Dopo 30 anni o più di carpfishing, l’evoluzione della tecnica e dei materiali impiegati ha fatto sì che ormai le canne abbiano un’altissima specificità per la pesca alla carpa e si possano trovare attrezzi per ogni esigenza dell’angler.
Partendo dal fatto che nella pesca alla carpa, a differenza della pesca in mare in cui i materiali sono sottoposti all’azione erosiva della salsedine, le canne se ben trattate durano molto tempo. Proprio per questo, è sempre conveniente scegliere degli attrezzi di fascia medio-alta, che dureranno molti anni e quindi giustificano sempre l’investimento iniziale. Inoltre, avere una canna di livello, significa poter fronteggiare le nostre prede con maggior sicurezza e avere dei combattimenti decisamente più piacevoli.
A mio avviso, quindi, meglio diffidare da canne che vengono proposte sul mercato a prezzi troppo bassi.
Comprando una canna, c’è sempre da chiedersi a cosa questo attrezzo ci dovrà servire, ovvero, che tipo di pesca facciamo: in quali ambienti, se da terra o da barca, se a corta distanza o in long range, se necessitiamo attrezzi molto performanti in termini di lancio, oppure amiamo pesche più dinamiche, tipo stalking etc etc.
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In genere, le lunghezze più comuni che troviamo sul mercato sono 12’, 12’6’’, 13’. Ma negli ultimi anni stanno avendo molto successo canne più corte, tipo le 10’ che andremo ad analizzare più avanti.
La potenza delle canne si classifica in base al test di curvatura di ciascun attrezzo; vanno generalmente da 2 lb a 3 1/2lb, passando per 2 lb e ¼, 2lb e ½, 2lb e ¾, 3lb, 3lb e ¼. L’azione più comune è un’azione “parabolico-progressiva” ma si tende a scegliere canne con azione più di punta se si ha necessità di lanci lunghi e precisi, al contrario, azione più parabolica là dove si ha la necessità di maggiore elasticità nel combattimento, magari perché si ama pescare con lenze più sottili e magari si pesca in aree libere da ostacoli. Oppure, anche quando tutti i combattimenti si svolgono dalla barca, e l’ammortizzazione dell’attrezzo aiuta l’angler quando il pesce è nei pressi del natante, diminuendo quindi il rischio di slamate che possono seguire a ripartenze improvvise del pesce.
Si può consigliare l’impiego di canne tra le 2 lb e 2lb e ½, se non si hanno grandi necessità di lanciare zavorre pesanti, e soprattutto non si ha necessità di forzare i pesci, specialmente se di grossa mole.
Canne tra 2 ¾ e 3 lb sono attrezzi molto versatili, che già permettono di lanciare zavorre fino a 150 gr, e di contrastare discretamente pesci in fuga verso gli ostacoli.
Le canne da 3lb e ¼ e 3 lb e ½, sono attrezzi che permettono di lanciare grandi piombi, e la loro potenze è richiesta dagli angler che pescano in aree ricche di ostacoli e che, quindi, grazie anche a lenze dall’alto libbraggio, hanno la necessità di forzare prede grandi e potenti. Quest’ultime canne sono molto adatte anche per la pesca in fiume in condizioni di forte corrente e, quindi, per affrontare in sicurezze anche combattimenti molto duri.
La lunghezza va scelta in base alle esigenze di lancio, alla nostra corporatura e in base alle zona in cui avviene il combattimento.
Un canna da 13’ è spesso molto indicata per ottenere lanci lunghi, inoltre, è utile in zone dove è importante staccare i pesci dalla sponda durante il combattimento, oppure alzare la lenza da pericolosi sassi sul fondo. Quest’ultimo aspetto è da valutare anche quando le canne, tenute alte, sono a riposo sul rod-pod (una maggiore lunghezza ci può aiutare per alzare la lenza al di sopra di ostacoli presenti in acqua, come rocce, alghe e tronchi).
Una canna da 12’, invece, e decisamente più indicata per combattere i pesci dalla barca, situazione in cui un attrezzo più corto facilita l’angler nel guadinare il pesce. Una 12’ è anche adatta quando zone ricche di alberi e arbusti non rendono semplice il movimento lungo le sponde con una canna in mano.
Le 12’ 6’’ sono forse le canne più versatili, che si adattano al meglio a più situazione e forse le canne scelte da molti che vogliono con lo stesso attrezzo affrontare diverse situazioni: che possono andare dalla pesca al lancio al long range con ausilio della barca.
Le 10’, invece, sono canne che hanno avuto molto successo negli ultimi anni. Attrezzi leggeri, maneggevoli che, se scelti di alto livello, sanno rendere il combattimento estremamente esaltante. Sono canne scelte maggiormente da chi pesca dalla barca, e quindi non ha esigenze di lancio. Essendo attrezzi così corti, facilitano moltissimo i combattimenti che avvengono da natante, tanto più se l’angler deve guadinare il pesce da solo. Sono molto adatte anche per l’approccio di pesca detto stalking, in cui l’angler cerca di muoversi lungo le sponde, cercando di localizzare i pesci e di lanciare le proprie esche anche negli angoli più nascosti. Ciò comporta, il più delle volte, il muoversi in aree impervie, ricche di vegetazione, in cui un attrezzo corto come una 10’ risulta estremamente funzionale.
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